SellaRonda Hero, cosa si prova in sella? Cosa significa “be a hero”?

SellaRonda Hero, cosa si prova in sella? Cosa significa “be a hero”?

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SellaRonda Hero, ovvero “be a hero”. Perché? Perché si tratta di una gara durissima da fare in sella e, in alcuni tratti (a meno che tu non faccia Paez di cognome), spingendo la MTB.
Un evento più che una gara e solo chi taglia il traguardo sentirà dentro di sé la magica voce “be a hero”.

Be a Hero - partecipare al SRH

Vi avevamo presentato l’edizione del 21 Giugno 2014 della SellaRonda Hero, con tutti i dettagli del tracciato e le informazioni da sapere, ma con questo post siamo andati oltre. Matteo e Fabio di Wildipigs hanno partecipato alla Hero di quest’anno e ci siamo fatti raccontare cosa si prova ad affrontare una marathon del genere.
Lasciamo spazio alle emozioni e alle sensazioni, mettendo da parte la tecnica o i componenti della MTB.

Le MTB pronte per il SellaRonda Hero

Matteo di Wildpigs racconta la SellaRonda Hero 2014

La Sellaronda HERO (SRH) è una di quelle competizioni che hanno 2 classifiche e due vincitori: la classifica degli agonisti e la classifica degli amatori, il vincitore di classifica e se stessi.
Noi wildpigs, estranei normalmente alle competizioni, partecipiamo alla SRH per essere vincitori per noi stessi.
La gara non è certo semplice e concluderla è una vittoria. Arrivare e tagliare il traguardo ti da un’emozione molto forte.
Corri immerso nelle Dolomiti, mastodontiche e imponenti. Concludere la gara non vuol dire averle sconfitte, aver spianato gli interminabili dislivelli da percorrere, vuole rendere omaggio a questi primordiali blocchi calcarei che per alcune ore (per noi cinghiali impreparati fisicamente parecchie ore) ci rendono parte integrante della natura e ci assorbono rendendoci eroi. Just for one day.

La divisa Wildpigs

All’edizione 2014 ci presentiamo io e Fabio, pronti ad affrontare il percorso da 62 km (si tratta del breve, quello lungo conta 84 km).
E forse definirmi pronto è troppo.
Arrivo da un periodo molto stressante e mi sento provato fisicamente. Ma il richiamo delle Dolomiti è troppo forte.
Il venerdì c’è il viaggio di avvicinamento, ritiro del pacco gara e relax e la sera si va a dormire presto.
Dormire… Per me la tensione è molta, ho davvero paura di non essere sufficientemente allenato e in forma per poterla terminare.
Mi sveglio molto presto. Do fastidio a Fabio per puro divertimento e attendo che si svegli.
Si fa colazione e si scherza incitandosi davanti a te e fette biscottate.
Ci prepariamo, diamo un’ultima controllata alle bici e si esce, ci dirigiamo alla griglia di partenza!

Be a Hero - SellaRonda Hero 2014

Il tempo passa e per assurdo la tensione cala. Poi lo start, si parte sul serio!

L’inizio di questa gara è massacrante, nei primi 6 km si affrontano più di 700 metri di dislivello e si conquista il Dantercepies.

Il Dantercepies in MTB

Io parto conservativo (non sono certo qui per fare il tempo ma per godermi l’evento) e arrivo con un ottimo Fabio che fa da traino in vetta.
Sto pensando troppo al mio stato di forma e non riesco a godermi a pieno la gara.
Parte la discesa e io pago il fatto di aver gonfiato troppo le gomme per affrontare la salita ed essermi dimenticato di sgonfiarle per la discesa! Mi passa chiunque e rimbalzo sui sassi come se fossi una palina da ping pong.
Per fortuna quest’anno è stato creato un bellissimo serpentone di terra con curve in appoggio per scendere e quindi limito la stanchezza fisica.
Si scende fino a Corvara e si fa il primo ristoro. Ci confrontiamo io e Fabio e con soddisfazione ci accorgiamo di non essere stanchi. Ma la mia testa mi schiaccia in una situazione di “panico”: conosco bene questi posti perché li frequento anche con la famiglia in estate, quindi so cosa mi aspetta ora come salita. Mi allarmo e proseguo molto male.
Fabio è molto stimolante e mi incita. Assurdo non avere le gambe stanche, ma soffrire una gara.
Conquistiamo il Pralongia, mi godo i paesaggi conosciuti e via che si scende fino ad Arabba.
Altro ristoro e altro gioco negativo della mia testa: Fabio mi fa notare che siamo a metà gara e io credo di essere oltre la metà delle mie forze.
Ed ora si deve affrontare il Pordoi…

Saliamo su asfalto e le gambe non girano, imbocchiamo lo sterrato per il single track che caratterizza questo pezzo di gara e… sorpresa: il sentiero che rappresenta il punto di incontro del tracciato di gara breve e quello lungo crea una sorta di ingorgo.
Il single track va percorso a piedi e per fare poco più di un km ci mettiamo oltre 40 minuti. Non tutto il male vien per nuocere: personalmente ho sfruttato questo tempo per prendere fiato e “parlare a me stesso”. Ho capito che il MIO stato di forma era più che sufficiente per il MIO modo di vivere la gara, e che quindi avrei potuto tranquillamente continuare a correre divertendomi.
E così è stato, si inizia la seconda gara!

Salita SellaRonda Hero

La gara dentro alla gara

La salita al Pordoi prosegue liscia e la discesa ancora meglio! Finalmente il mio corpo risponde e la percorrenza dei chilometri diventa un piacevole trscorrere del tempo.
Si risale verso il passo Sella, Fabio mi da il suo obiettivo personale (migliorare il suo tempo dell’anno precedente) e stavolta trova in me un degno compagno per raggiungerlo. Saliamo molto più agevolmente, ogni pedalata e una iniezione di positività, il paesaggio completa il tutto.
Arrivati in cima al Sella le salite vere sono finite, non saranno certo le rampette che incontreremo a rallentare la nostra cavalcata finale.

In discesa diamo tutto, ci lanciamo in sorpassi e passaggi più o meno esaltanti.
Siamo carichi, e siamo veloci, sembra quasi che la gara sia iniziata adesso!
Il tratto che porta al paese è un sentiero stretto fatto da uno scorrevolissimo saliscendi.
Siamo felici, e un magone positivo inizia a insidiarsi nelle nostre gole.

Iniziamo a sentire la voce dello speaker. Iniziamo a vedere gruppi di spettatori che incitano tutti.
Scendiamo sull’asfalto, manca il rettilineo finale: ci prendiamo per mano e attraversiamo il traguardo.
Il timer restituisce un tempo inferiore a quello di Fabio dell’anno precedente: sfida tempo vinta!

La sfida personale invece abbattuta: la Hero ti mette davvero contro te stesso, e io partivo sfavorito. Ma alla fine ho vinto.
Taglio il traguardo e mi sento davvero un eroe (“be a hero”). Forse non per gli agonisti, forse non da fumetto. Oggi però ho fatto qualcosa di utile per me stesso, un’impresa che ci voleva.
L’unico rammarico è di nn averla vissuta dall’inizio, preoccupandomi invece della lunghezza e delle asperità. La soddisfazione di averla conclusa, con un amico e raggiungendo gli obiettivi prefissati è immensa.

I wildpigs all'arrivo della SellaRonda Hero

Grazie SellaRonda Hero e grazie Fabio.

Noi ringraziamo i cinghiali sulle ruote grasse, li potete trovare sul sito ufficiale: wildpigs.it.
“Be a hero” significa impresa sportiva e personale. Gli ostacoli quando si è in sella sono tantissimi: discese, salite, tratti tecnici, forature, avversari, stanchezza e chi più ne ha più ne metta. La volontà (testa/concentrazione) però di finire, di raggiungere un obiettivo e di concludere contro tutto e tutti ci misura ad ogni pedalata.

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